Controllare la data di scadenza




“Siamo qui per aiutarti”
Si chiese come un manipolo di strambi fantasmi fotosensibili provenienti dal futuro potesse fare qualcosa per lui in quel momento
“A me invece sembra che da quando vi ho attorno tutto stia precipitando… Quel cazzo di ermellino, io… avrò fatto l’errore di sognarmelo ma di certo non è mai stato mio desiderio portarmelo nella vita reale per farne un affettuoso animaletto domestico… E che cazzo c’entra con la mia famiglia, dove cazzo è Giulia?!”
“Bene, se vuoi sbrigartela da solo quella è la porta. Conosci la strada per andartene” disse solennemente il vecchio indicando la soglia che aveva appena varcato
“Ehi… Mantieni la calma e ascoltalo, ti fidi almeno di me?” disse l’Altra Giulia accorrendo al suo fianco, guardandolo con occhi supplichevoli
Le gambe cedevano nel silenzio che avvolgeva la stanza
Poteva udire solo il suo respiro affannoso
“Siediti al mio fianco” ripeté il vecchio
Stavolta accettò, e prese mestamente posto sul divano di velluto bordeaux macchiato qui e lì da gocce di cera
Sedette guardandosi le ginocchia. Socchiuse gli occhi per ritrovarsi.
“Quel “Cazzo di Ermellino” beh… è stato una sorta di errore di sistema… e dietro di lui sono venuti fuori dall’Oltre tanti altri dettagli che sicuramente avrai notato… oggetti… persone…” disse il Vecchio guardando l’Altra Giulia e la donna, che li osservava appoggiata con le spalle a una libreria.
“Siamo repliche poco precise di tutto ciò che tu hai sognato… Quegli uomini… dovresti sapere già chi sono e cosa vogliono…” aggiunse questa.
In un attimo capì da dove derivasse il senso di familiarità trasmessole da quella donna, appena aperta la porta
Non avrebbe saputo identificarla con un sogno preciso, una figura della sua misera storia personale, ma era convinto di averla già vista mille e mille volte. Ora sapeva dove.
“Credo di sì… in realtà so solo che vogliono farmi il culo senza nessun motivo, ma credo sia una cosa frequente dalle vostre parti non avere un senso…E ora che si fa?”
“Ora dobbiamo ritrovare l’Ermellino. Noi siamo qui per questo… il tempo scorre anche per noi.”
“Cosa succederà tra…”
“…Undici ore e ventiquattro minuti” disse la donna
“E il nostro tempo di scadenza qui. Dopodiché dobbiamo tornare all’Oltre. Nel tuo caso specifico il rischio è che nel frattempo loro possano farle del male, o peggio…”
“Peggio?” non riusciva a immaginare cosa potesse esserci di peggio. La sua immaginazione non era mai stata così limitata come in questo momento.
“Potrebbero portarla con loro” disse l’Altra Giulia accucciata affianco al divano, poggiando le mani sulle sue ginocchia.
“Mi chiedo come ritrovare un cazzo di ermellino possa sistemare questo disastro…” disse pensando al fatto che il disastro era stata la sua testa malata a crearlo.

Nessun commento:

Posta un commento