Pernottare in alberghi fuori mano




Poi, da dietro la stufetta, due scarpe
Nere, altissime
Dentro le scarpe due piedi affusolati e candidi, fasciati delicatamente da sottilissime calze
“Ehi, tutto a posto?”
Ti sembro a posto? Avrebbe risposto se solo avesse potuto parlare
“Beh, fai come ti pare… mi sono presa la libertà di chiedere il servizio in camera. Tutto sul tuo conto s’intende. Se riesci a uscire da questo stato pietoso dillà dovrebbero essere rimasti dei croissant e delle uova strapazzate”
Si dice che da come prende uno le uova si capiscano molte cose
“Strapazzate proprio no” pensò “Mettono confusione e sono antiestetiche”
I piedi nelle scarpe nere si spostarono elegantemente in un punto fuori fuoco della stanza, affondando senza rumore nella moquette
Fece per sollevarsi e il mondo gli cadde addosso, letteralmente
Cos’aveva? La schiena rotta?!
Poi un flash di quegli stessi piedi nelle scarpe nere, affondare senza rumore
Stavolta nella pelle della sua schiena però
Un dolore simile a quello dei grani di sale grosso, svaniti nel sogno
“Io la devo smettere con quella roba” si disse, pensando che se l’era detto tante volte prima
E che non era facile smettere quella patetica trasgressione del martedì sera
Specie se la trasgressione te la serviva su un piatto d’argento una come Miss Tacchi Neri
Si rigirò su sé stesso, stendendo la schiena martoriata sulla moquette e sfilandosi il vibratore dalla bocca
Tentare di alzarsi sarebbe stato un gesto presuntuoso al momento
Il vano del vibratore era stato svuotato, anche qui
“Ma stavolta niente animaletti impagliati a rompere il cazzo”
Stavolta sapeva benissimo dov’era
Come ogni Mercoledì mattina di svegliava in una costosa suite, di quegli alberghi fuori mano, nei pressi dell’aeroporto. Manteneva una certa discrezione ed era più comodo per gli Altri
Alzò a fatica lo sguardo davanti a sé, e come prima cosa notò che il vibratore non era l’unico souvenir che aveva portato via con sé dall’incubo di quella notte

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