Lasciar guidare le minorenni

Iena Audiens



La guardava inebetito, e si sentiva anche un po’ idiota.
Ma tutto questo cominciava ad essere decisamente troppo.
“Ma se mia figlia adesso è in macchina con sua madre… e tu…tu sei decisamente più grande di lei… cioè non intendo dire che sei vecchia, ma…”
“Nel Passaggio a volte c’è qualche sfasamento… di diverso genere, sì…”
“…il Passaggio?”
“Da Lì a Qui… alcune cose possono cambiare… altre no” disse come oltrepassando la sua camicia con lo sguardo, a scrutare quel marchio sulla sua pelle
“E ti pareva che proprio Quella cazzo di cosa doveva rimanere intatta dal Passaggio” pensò tra sé e sé
La guardò, terrorizzato
Sconsolato
“Mi aiuterai?” gli venne da dire. Così, come un conato che non si riesce a frenare
La ragazza si avvicinò, tendendo una mano gelata e gocciolante per accogliere la sua
Senza dir nulla
Si guardarono per un’ istante negli occhi
Gonfi, senza sonno,lui
Inumiditi di sangue, quelli di lei.
Poi gli infilò una mano nella tasca dei pantaloni, provocandogli un sussulto che un secondo dopo lo fece rabbrividire. Con un gesto fulmineo ne estrasse le chiavi della moto.
Lo condusse verso il settore successivo del parcheggio, tenendolo per mano. Come se il figlio fosse lui
La vecchia Ducati, il giocattolino da giovane di mezza età, li aspettava docile
L’Altra Giulia salì in sella. Subito si formò una chiazza d’acqua, sotto il peso dei graziosi glutei fasciati dal vestito bagnato
Era ormai chiaro che la Ragazza sarebbe stata disposta a condurre fintanto che lui non avesse superato lo shock. D’altronde c’era di mezzo la sua stessa irreale pelle.
“Sali” ordinò mettendo in moto, senza neanche girarsi
Salì, come ordinato. Istintualmente si strinse al suo fragile e freddo corpicino, cingendole la vita con le braccia
Per un attimo pensò anche di chiederle se aveva la patente, ma poi si disse che nella lista delle cose che aveva bisogno di sapere di certo c’erano molte altre domande prioritarie
Neanche il rombo rassicurante della vecchia Ducati sembrò ridestarlo da quella trance
In un attimo era lanciato nel vento di qualche snodo autostradale, frustato sul volto dai capelli della ragazza. Stretto ad una speranza tanto esile quanto irreale.

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