Trovare un saldo appoggio in caso di sorprese

Iena Audiens






Non poteva credere ai suoi occhi… Sicuramente gli stavano tirando un tiraccio di quelli da restarci secco
Li strizzò lentamente e cercò di convincersi non fosse come invece già sospettava
Sentì le gambe cedere… Le ginocchia di gelatina…Un appoggio cazzo… Cassettiera in legno laccato… Presa
Dalla penombra gli stava venendo incontro se stesso di dieci anni più grande
Pochi passi per capire che non stava sognando… Che era tutto vero
Il suo stesso naso… Stesse orecchie… Stessi occhi solo un po’ più stanchi ma stessi occhi
L’unica impercettibile differenza stava nel tono e colore della pelle che riusciva a distinguere come diverso anche nella quasi totale oscurità del luogo
La pelle sembrava traslucida e più bianchiccia della sua
Ma sarebbe potuto essere se stesso d’inverno quindi questo dettaglio divenne l’unica cosa a cui si aggrappò per convincersi di non trovarsi di fronte ad uno specchio vivente e urlare come una femminuccia
Si girò verso l’altra Giulia... Le implorò con gli occhi qualcosa… Sembrava un “Aiutami non ci sto capendo un cazzo”
Ricevette il solito sguardo rassicurante… Ma questa volta quel suo modo di dirgli “Stai sereno, poi capirai” non lo rimise in pace col mondo che ogni secondo sembrava mutare intorno a lui
L’ansia gli stava crescendo dentro… un mal di pancia che pulsava quasi impercettibile ma costante non gli faceva desiderare altro che un bagno… Ma non era la cosa più importante da sapere dove fosse il bagno
Voleva cominciare a capire cosa perché come dove e quando
Cosa volessero da lui questi personaggi
Perché stava succedendo tutto questo a lui e non ad un ragazzo padre in Angola
Come poteva un erotomane esser loro d’aiuto
Dove si trovava la sua ex con Giulia
Quando sarebbe finito tutto questo
“Vieni” gli disse l’Io-lui ”Vieni, siediti al mio fianco”
“No non mi va di sedermi… Preferisco in piedi”
“Come preferisci”
“Preferisco” guardandolo con aria dura ma che lasciava trasparire solo paura
“Sei stato informato da Giulia su quanto tempo ci rimanga o sbaglio?”
“Si..ma non ho capito bene a cosa manchi quel tempo e che c’entri io”

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