Non accettare droga dalle principesse


Iena Audiens


-Io non avevo chiesto nessuna fottuta Principessa
-Ma come? La direzione ha ricevuto un ordine dal suo numero per un pacchetto fiaba! Per la precisione il pacchetto "Mela stregata, la mela col buco più bello del reame"… I nani non sono noleggiabili separatamente.
-Niente da fare. Non ho intenzione di pagare qualcuno per farmi dire che genere di buco debba farmi piacere.
Tutta l'allegra combriccola disneyana sostava ancora all'ingresso.
-Beh, se la mette così...
Disse Biancaneve frugando nella sua pochette principesca.
-Potremmo offrirle qualche benefit gratuitamente...
Biancaneve sventolò trionfante una busta trasparente, quasi recitando un copione.
Una busta ricolma di delizie che avrebbero fatto gola a qualsiasi tossico sulla faccia della terra. Tradizionali polverine bianche, per gli aficionados del genere. Mucchietti di pillole colorate per gli sballati più creativi. Mattoncini di fumo, zolle intere d'erba e filamentosi funghetti rinsecchiti per gli amanti della trasgressione "verde". Qualche fialetta che avrebbe potuto tranquillamente essere scambiata per un legalissimo medicinale (e molto probabilmente lo era).
Poi quella boccetta marrone.
Il consumatore si placò per un istante, incerto sul da farsi. Come quando una piccola clausola contrattuale rende improvvisamente meno inutile e fastidiosa un'offerta non gradita. Come quando per quella bicicletta con cambio shimano, tanto simile a quella che hai sempre desiderato da bambino e mai ricevuto, compreresti l'intera batteria di pentole per la cottura a castello, la lavatrice e la parure di lenzuola.
-Cos'è esattamente quella lì? - Disse l'utilizzatore finale indicando la boccetta marrone, senza degnare di uno sguardo quell'ammasso multicolore di roba già vista.
-Oh questa... - disse Mammolo accennando un sorrisetto che voleva essere malizioso ma risultava solo inutilmente inquietante - Questa era proprio quello che avevamo in mente per lei.
-Bene... allora entrate. Ma mi pare ovvio che prima di prendere l'intero pacchetto mi riservo di gradire quella roba lì.
Voltò le spalle al manipolo e trascinò le sue ciabatte in veste da camera verso il divano di pelle chiara.
-Mi pare logico, siamo tutti qui per il suo personale godimento, aggiunse Gongolo.
Stravaccò sui cuscini sfrigolanti come scoregge sommesse e se li trovo davanti come fossero nella loro casetta di marzapane.
Biancaneve inginocchiata a mo di Geisha, davanti al tavolino su cui facevano bella mostra sopra un vassoio d'argento ogni genere di liquore e superalcolico.
Cosa desidera bere il mio Principe?
-Non sono il principe di nessuno. Sono visibilmente incapace di salvare me stesso, figuriamoci chiunque altro.. Dello scotch andrà bene.
Biancaneve diligentemente fece scivolare nel bicchiere di scotch un paio di gocce dalla boccetta marrone.
-Facciamoci un bello scotch scozzese, fingiamo di essere veri uomini...
Altre quattro o cinque gocce scivolarono quando il principe volse lo sguardo, pensoso.
-La prego, ci dica - disse Biancaneve porgendo il bicchiere con fare solenne
Tutto d'un sorso, il miscuglio mefitico grattò via un pezzo di gola. Lo guardavano pazienti in attesa dello spettacolo, mancavano solo i pop corn.
E subito dopo quell'attimo in cui ti chiedi tra quanto salirà, come sarà, se te ne accorgerai subito, la botta salì. Ma più che una botta in senso chimico-metaforico sembrava si trattasse di una vera mazzata dietro la nuca. In senso materiale.
Riaprì gli occhi, vedendo un offuscato mondo in verticale. La faccia adesa al pavimento freddo. Una posizione consueta e a lui congeniale.
I nani saltellavano per il soggiorno in preda al delirio, corredando il folle balletto con qualche picconata qua e la.
Biancaneve placidamente sdraiata sul divano si arricciava i capelli neri con un dito e con l'altra mano accostava mezza mela rossa all'orecchio.
Con la coda dell'occhio vide Brontolo caricare una porta bianca in fondo al corridoio.
-La stanza di mia figlia... no, vi prego... avevo detto niente Mele Rosse...
Mugolò incomprensibile dal suo laghetto di bava.
-...mi raccomando, fai tu un colpo di telefono a Cappuccetto Rosso e riferiscile che qui c'è bisogno di lei e dei suoi forzuti Guardiacaccia in rosa - disse Biancaneve alla mezza mela ridacchiando frivolamente.

1 commento:

  1. Scrivere e vivere come non ci fosse un domani. Soprattutto quando il domani è prestabilito.

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